DS Automobiles e il motorsport si sono dimostrati un connubio perfetto. L’E-Prix di Roma di Formula E ha fornito l’occasione per fare il punto sui risultati del primo semestre nel mercato italiano del brand e sul ruolo che la partecipazione al campionato mondiale di monoposto full electric gioca nella promozione e nella costruzione dell’immagine di un marchio così giovane. Il bilancio è lusinghiero, come spiega Alessandra Mariani, direttore marketing per l’Italia: “Siamo nati soltanto nove anni fa a Parigi e da allora ci siamo sempre appoggiati a quattro pilastri fondamentali: la distintività dei prodotti, ricchi di qualità per ingegneria, materiali e quel confort che fa riferimento alle radici storiche del brand; la capillarità della distribuzione; l’esclusività dell’esperienza premium; la sostenibilità, che si concretizza nella completa elettrificazione della gamma”. Quest’ultima è giovane, tanto che il modello più “datato”, cioè la DS9, risale solo al 2021, mentre la best seller DS7 è stata sottoposta a restyling nell’ottobre del 2022.
DS Automobiles e il motorsport: Il senso dello sport
Dal punto di vista tecnico, vale la pena ricordare come le monoposto di Formula E siano passate, nell’arco di nove anni, da 920 a 840 kg di peso (piloti compresi), nonostante l’aggiunta nella Gen-3 di un secondo motore anteriore, la cui funzione non è di trazione, ma solamente di ricarica della batteria; le dimensioni di quest’ultima sono state quindi ridotte, a beneficio della massa totale. Queste vetture oggi sono in grado di recuperare più del 40% dell’energia utilizzata nell’arco dei giri, che quindi non proviene dalla carica iniziale dell’accumulatore.